23 maggio, una scuola che custodisce e rigenera la memoria di tutte e tutti coloro che hanno perso la vita a causa della violenza criminale. Il Ministro Bianchi esorta gli insegnanti: " Raccontate cosa è accaduto agli studenti, fate che la scuola sia una

#LaMemoriadiTutti, oltre 1.000 studenti a Palermo da tutta Italia per il XXX anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi questa mattina al Gr1 delle 8:00 su Rai Radio1 ha dichiarata “Tutto il nostro lavoro è dedicato a fare della scuola il centro del nostro paese e quindi della pedagogia della legalità. Non soltanto rispettare le leggi, ma essere la legge”.

 

Ha inoltre dedicato un pensiero ai professori e gli insegnanti che lavorano nelle periferie più difficili: “Raccontate. Fate che i vostri ragazzi raccontino. Fate che abbiano il possesso della parola. A loro dico: state facendo una funzione importantissima per questo nostro paese. State dando le parole e la voce a coloro che non l’hanno”.

Eurosofia da molti anni si attiva per trasmettere valori positivi ai giovani, per innescare, attraverso l’istruzione, delle riflessioni funzionali a creare delle barriere contro la diffusione della mentalità mafiosa.

Le commemorazioni e le manifestazioni servono a coinvolgere le nuove generazioni che hanno bisogno di esempi, di eroi, di comprendere il sacrificio di persone che hanno perso la loro vita per portare fino in fondo, coraggiosamente le loro idee e vivere nell’integrità.

Attraverso le ricostruzioni storiche hanno bisogno di analizzare l’etica e l’integrità di chi ha preferito il coraggio alla connivenza, la denuncia al prostrarsi.

Non è solo un ricordo simbolico, come ente di formazione ci sentiamo in dovere di essere in prima linea per onorare il sacrificio di uomini coraggiosi.

E’ fondamentale ricordare tutte le vittime della mafia e da quel ricordo si deve trovare la giusta motivazione per reagire.

Servono concretezza, rispetto e  assertività per contrastare e recidere i legami con il passato.
Rivedi la “Tavola rotonda: Memoria e legalità. Giovani e scuola in cammino per non dimenticare”

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“L'impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza.” Paolo Borsellino.

 

Molti i temi dell’intervista, come i fondi per finanziare attività per la legalità: “Per poter permettere alle associazioni di esprimere liberamente le proprie attività, da oggi in avanti. Facendo vedere quanto sono stati i martiri, ricordandoli. La cultura è essa stessa la sfida alla mafia, la scuola è la sfida alla mafia. È la sfida più grossa. La mafia vive di povertà, di povertà educativa, materiale”.

Al Foro Italico e ai balconi della città 1.400 lenzuoli in memoria delle vittime realizzati dalle scuole. Bianchi: “L’educazione alla legalità è il perno della nostra scuola.”

Sarà possibile seguire il racconto della giornata e ascoltare direttamente le voci dei giovani che parteciperanno alla manifestazione attraverso i canali social del Ministero dell’Istruzione e della Fondazione Falcone tramite l’hashtag #LaMemoriadiTutti.   

Una scuola che custodisce e rigenera la memoria di tutte e tutti coloro che hanno perso la vita a causa della violenza criminale. È quella che si incontra oggi a Palermo, in occasione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio: circa mille studentesse e studenti, dal territorio e da tutta Italia, saranno presenti alle commemorazioni, insieme al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e alla Presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone. 
    
La delegazione di giovani che prenderà parte alle iniziative non sarà l’unico segno della volontà della scuola di essere presente e di testimoniare il legame imprescindibile tra l’educazione e la lotta contro le mafie. 

La città di Palermo ospita oggi 1.400 lenzuoli realizzati da 1.070 istituti scolastici che hanno accolto l’appello del Ministero dell’Istruzione e della Fondazione Falcone, lanciato attraverso il bando #LaMemoriaDiTutti. Rita Atria, Peppino Impastato, Don Pino Puglisi, Libero Grassi, Pio La Torre, Lia Pipitone, Piersanti Mattarella, Rocco Chinnici: studentesse e studenti nelle scorse settimane hanno approfondito la storia di alcune donne e uomini uccisi dalla violenza mafiosa e hanno decorato i lenzuoli bianchi – che i palermitani usarono nel 1992, all’indomani delle stragi, per dimostrare la loro ribellione – con illustrazioni e messaggi derivanti dalla loro riflessione.

Ne sono arrivati a Palermo da tutta Italia, da Como a Favignana, da Rivoli a Lampedusa. Saranno affissi al Foro Italico Umberto I, luogo in cui si terrà la celebrazione ufficiale, e ai balconi dei cittadini che hanno accettato di esporli durante il periodo del progetto.   
    
“L’educazione alla legalità è e deve essere il perno della nostra scuola - dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. In questi anni le ragazze e i ragazzi hanno voluto sapere e partecipare. Quest’anno lo fanno attraverso il simbolo del lenzuolo, che significa coscienza civile ma anche solidarietà e cittadinanza. Come Ministero abbiamo inoltre deciso di potenziare le attività in questo ambito, mettendo a disposizione un milione di euro. Stiamo infatti per pubblicare un bando rivolto alle associazioni del terzo settore per la realizzazione di progetti e percorsi educativi sui temi della legalità e del contrasto alle mafie nelle nostre scuole - sottolinea il Ministro -. L’Italia ha custodito la memoria di donne e uomini dello Stato, che hanno lottato contro le mafie. E lo ha fatto in questi trent’anni anche attraverso le scuole, luogo in cui germoglia il seme di una società che deve essere sempre più equa e giusta”.   

 

Le iniziative

Il Ministro Bianchi parteciperà insieme alle studentesse e agli studenti all’evento istituzionale “La memoria di tutti. L’Italia, Palermo trent’anni dopo”, che si svolgerà, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, domani, lunedì 23 maggio, al Foro Italico Umberto I di Palermo, dalle 10 alle 11.30, e sarà trasmesso in diretta su Rai Uno.     

All’iniziativa in memoria dei giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina, uccisi da Cosa Nostra nel 1992, saranno presenti anche il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il Capo della Polizia, Lamberto Giannini, il Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, il Procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, la Presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone.   

Nel pomeriggio, dopo le 17, il Ministro Bianchi sarà a Capaci, al Giardino della Memoria Quarto Savona Quindici, per partecipare al momento del Silenzio, che verrà suonato alle 17.58, ora della strage, insieme a Tina Montinaro, moglie dell'agente Antonio Montinaro, alle studentesse e agli studenti. 

Alla stessa ora, sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, davanti a quella che fu la casa del giudice, un trombettista della Polizia di Stato suonerà il Silenzio in onore delle vittime e verranno letti i nomi dei caduti negli attentati di Capaci e di Via d’Amelio. Saranno presenti, insieme agli studenti e ai cittadini, tra gli altri, Maria Falcone e il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico.   

La Sicilia da terra è un simbolo di rinascita e di lotta ad un pregiudizio che da troppi anni, ingiustamente getta un'ombra sui suoi meravigliosi colori e vanica l’impegno profuso da tante persone oneste e da tanti commercianti  

La mafia cerca di avvilupparsi tentacolarmente tra le radici della cultura ed è per questo che la scuola gioca un ruolo fondamentale.

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